Il linfodrenaggio della mano nella sclerodermia è una terapia tanto efficace quanto sottostimata.
La sclerosi sistemica o sclerodermia è una malattia su base autoimmune del tessuto connettivo caratterizzata da indurimento (sclerosi) di cute e sottocute e possibile coinvolgimento di alcuni organi interni. Le mani sono tipicamente le più colpite, manifestando gonfiore e irrigidimento articolare con conseguente perdita di mobilità e funzionalità.
Il linfodrenaggio manuale è una particolare tecnica di massaggio che ha l’obiettivo di drenare i liquidi in eccesso nella superficie corporea e di stimolare la naturale funzionalità del sistema linfatico.
Un interessante studio del 2011 ha evidenziato come il linfodrenaggio della mano nella sclerodermia aiuti a migliorare l’indurimento cutaneo. Questa terapia infatti, eseguita una volta a settimana per un minimo di 5 settimane, ha l’effetto di sgonfiare le dita e ripristinare lo scorrimento dei tessuti sottocutanei, recuperando così mobilità e funzionalità articolare.
Inoltre l’aspetto forse più interessante dello studio citato è che il beneficio ottenuto alla fine del ciclo tende permanere nel tempo, a dimostrazione della capacità del linfodrenaggio manuale di stimolare a lungo termine le capacità di trasporto del sistema linfatico.