Introduzione
Il lipedema è una condizione cornica e incurabile con importanti implicazioni fisiche e psicosociali. La sua gestione pertanto mira a ridurre i sintomi di dolore e limitazione funzionale e rallentare se non addirittura fermare la sua progressione. Come per la maggior parte delle condizioni croniche le terapia proposte sono di tipo conservativo e di tipo chirurgico.
La chirurgia nel lipedema ad oggi offre due opzioni accreditate: la liposuzione e la chirurgia bariatrica. In ogni caso bisogna rimarcare che si tratta di interventi migliorativi dei sintomi, ma non curativi del lipedema in sé. Inoltre sarebbe sempre opportuno tentare l’approccio non chirurgico per almeno 6-12 mesi prima di optare per la chirurgia.
Chirurgia nel lipedema: la liposuzione
Occorre premettere che in caso di lipedema la liposuzione dovrebbe essere eseguita da un chirurgo con esperienza in questa condizione, in grado di valutare la persona nella sua soggettività e di proporre l’approccio più indicato. Inoltre non bisogna scordare che la liposuzione non è senza rischi nell’immediato post-operatorio e può dare complicazioni nel lungo termine (Stutz & Krahl, 2009; Rapprich et al, 2015). Detto ciò, la liposuzione in caso di lipedema è in grado di produrre di ridurre il volume tissutale, il dolore e i lividi, migliorando mobilità, funzionalità e qualità della vita (Reich-Schupke et al, 2012; Peled & Kappos, 2016). Diversi studi hanno mostrato che i benefici permangono anche a distanza di anni (Schmeller et al, 2012; Baumgartner et al, 2016).
La chirurgia bariatrica
La chirurgia bariatrica in generale consiste in tutti quegli interventi che mirano alla riduzione di peso nei soggetti obesi. Per questa ragione a livello di linee guida è unicamente indicata per soggetti con indice di massa corporea > 35, con diabete tipo 2 o ipertesi, nei quali siano falliti i tentativi di perdita di peso non chirurgici (NICE CG189, 2014).
Gli interventi di chirurgia bariatrica ad oggi maggiormente praticati sono due:
- Sleeve gastrectomy: consiste nell’asportazione di parte dello stomaco con conseguente riduzione del senso di fame e quindi di cibo ingerito.
- Bypass gastrico: consiste nel collegare la parte superiore dello stomaco con l’intestino digiuno, bypassando l’intestino duodeno. Questo, oltre a ridurre il senso di fame, riduce anche l’assorbimento intestinale limitando ulteriormente l’aumento di peso. Particolarmente indicato in caso di diabete tipo 2.