L’osteoartrite è il più comune disturbo articolare nonché la prima causa di limitazione negli adulti, colpendo ogni anno oltre 240 milioni di persone in tutto il mondo. Potenzialmente può coinvolgere qualunque articolazione del corpo, ma tipicamente le più colpite sono mani, ginocchia, anche e piedi.
Gli aspetti caratteristici dell’osteoartrite sono modifiche patologiche tissutali (cartilagini, ossa, legamenti, muscoli, tessuti sinoviali e adiposi periarticolari) che portano a disfunzioni articolari quali dolore, rigidità, limitazioni funzionali e perdita di attività quotidiane come cammino ed esercizio fisico.
I fattori di rischio includono età (il 33% degli over 75 hanno sintomi da osteoartrite), sesso femminile, obesità, grossi traumi articolari pregressi e fattori genetici. Inoltre la ridotta attività fisica conseguente comporta fino al 20% in più di mortalità per fascia d’età.
La diagnosi di osteoartrite si fa combinando l’esame clinico del distretto interessato ai reperti radiografici quali presenza di osteofiti e riduzione dello spazio articolare.
I caposaldi nella gestione dell’osteoartrite includono esercizi terapeutici, perdita di peso se necessario, educazione nella gestione e farmaci antinfiammatori non steroidei ad uso orale o topico quando non controindicati. Nei casi più gravi la sostituzione articolare totale con protesi diventa la scelta ottimale, meglio se preceduta da una riabilitazione pre-intervento.