La riabilitazione vestibolare è quella branca della fisioterapia che si occupa di trattare i problemi dell’equilibrio. Da questo punto di vista la vertigine è un’erronea sensazione di movimento, associata a difficoltà nel mantenere l’equilibrio e a muoversi nello spazio circostante. A seconda delle cause il sintomo vertiginoso può essere acuto, ricorrente o persistente, ma in ogni caso si tratta sempre di manifestazioni fortemente invalidanti.
Dal punto di vista clinico, al fine di una corretta identificazione del problema e quindi di un trattamento efficace, è importante distinguere tra vertigine propriamente detta e disequilibrio. In termini percettivi la vertigine scatena una sensazione rotatoria simile a quella provata su una giostra, mentre il disequilibrio è più simile alla sensazione oscillatoria di essere in barca. Questa distinzione preliminare si rispecchia nelle diverse terapie offerte dalla riabilitazione vestibolare.
La vertigine nella riabilitazione vestibolare
Nel caso di vertigine propriamente detta è opportuno discriminare immediatamente tra condizioni benigne e condizioni non benigne e dal punto di vista fisioterapico esiste una sola condizione benigna trattabile: la sindrome da Vertigine Parossistica Posizionale Benigna (BPPV), o più brevemente Vertigine Posizionale.
La Vertigine Posizionale è la più comune causa di vertigine propriamente detta, colpendo ogni anno circa 6 persone ogni mille. Si tratta inoltre della forma che meglio risponde al trattamento, con oltre il 90% di complete remissioni. La sua fisiopatologia espressamente “meccanica”, del tutto diversa rispetto alle altre patologie vertiginose, rende infatti la sua valutazione ed il suo trattamento estremamente precisi ed efficaci tramite l’utilizzo specifiche manovre manuali. La manifestazione tipica avviene coricandosi e girandosi nel letto e più raramente chinandosi in avanti e tornando eretti (ad esempio lavandosi i capelli). La vertigine prodotta è intensa e di breve durata, senza la concomitanza di sintomi vegetativi come nausea, mal di testa o acufeni.
L'approccio al disequilibrio
Per quanto riguarda il disequilibrio l’approccio terapeutico sarà diverso a seconda che si tratti di un disequilibrio cervicogenico o vestibolare. Nel primo caso il trattamento consiste in una combinazione di terapia manuale cervicale ed esercizio terapeutico. Nel secondo caso si lavorerà con specifici esercizi di riabilitazione vestibolare, scelti in base alla causa del disequilibrio (centrale o periferico), con l’obiettivo di recuperare i riflessi vestibolari e rinforzare gli altri canali sensoriali dell’equilibrio.